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Sfide virali e adolescenziali: consulenza di esperti per prevenire situazioni di rischio

Quasi il 70 percento dei bambini di età compresa tra dieci e 15 anni ha un telefono cellulare e la maggior parte degli adolescenti ha anche profili social. Secondo un recente sondaggio, i social network sono essenziali per i giovani per presentarsi agli altri e sentirsi integrati in un gruppo. Ma gli esperti avvertono che questa necessità di accettazione potrebbe portarli ad affrontare pericolose sfide virali per la loro sicurezza.

Pertanto, National Police e Orange, attraverso la loro iniziativa “For a love use of technology”, hanno aderito a una campagna di sensibilizzazione e prevenzione, che mira a mettere in guardia adolescenti e giovani di i rischi che possono comportare alcune sfide virali.

La moda delle sfide virali

Negli ultimi anni i social network sono diventati lo scenario perfetto per la diffusione delle cosiddette sfide virali o sfide sociali, che sono azioni proposte nell’ambiente digitale e che sono invitate a essere eseguite da utenti di tutto il mondo.

Chiunque può partecipare alla sfida con l’unica condizione che tale azione è filmata e condivisa sotto un certo hashtag per renderlo virale.

“10 Years Challenge”, “Four Generations” o “Ice Bucket Challenge” sono state le sfide virali divertenti, innocenti e di supporto più giocate di recente, ma in altre occasioni le sfide nascondono pericoli e persino la morte.

È il caso di “In My Feelings Challenge”, che chiede di uscire da una macchina in movimento e ballare; la sfortunatamente famosa “balenottera azzurra”, una sequenza di sfide il cui culmine è il suicidio dei suoi protagonisti; il terrificante “Momo”, che costringe a seguire le indicazioni pericolose di WhatsApp ricevute da una strana figura; o la più recente “Bird Box Challenge”, che consiste nell’andare in strada con gli occhi bendati, emulando il protagonista del film “Blind”.

Pertanto, la compagnia telefonica Orange e la Polizia Nazionale hanno voluto aderire a un’iniziativa inquadrata nell’ambito del progetto “Per un uso amorevole della tecnologia”, con cui intendono avvisare i giovani e gli adolescenti dei pericoli legati all’imitazione di questo tipo di comportamento.

“L’obiettivo che ci siamo prefissati è porre fine al danno causato dalle sfide virali che circolano su Internet e ciò mette in pericolo non solo la salute, ma la vita dei nostri figli “- ha indicato Francisco Pardo, direttore della polizia nazionale.

“Vogliamo invitare la riflessione all’interno delle famiglie sull’importanza di avere un rapporto sano con la tecnologiae che la cosiddetta “dittatura dei simili” non porta i nostri figli a ferirsi o addirittura a rischiare la vita soddisfacendo i loro seguaci “- ha dichiarato Samuel Muñoz, direttore generale del marketing di Orange Spagna.

“Per un uso amorevole della tecnologia”

La campagna avrà un carattere educativo e avrà contenuti informativi online, consigli e messaggi di esperti e due video con i quali intendono avere un impatto tra i più piccoli.

Il primo è un video di finzione dove è purtroppo esposta una situazione molto reale, che è quella di a adolescente facendo acrobazie sul bordo di un edificio mentre è registrato con i loro cellulari da un gruppo di amici.

Con questo video, gli esperti vogliono che genitori e figli parlino dei sentimenti causati dalla situazione filmata e che i giovani ripensino a questa storia.

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Il secondo è un video realistico ed estremamente impressionante, che registra la reazione di un gruppo di amici che sono invitati a condurre un esperimento sulle sfide virali. All’inizio, tutto inizia come un gioco, ma ti accorgerai presto delle terribili conseguenze che una di queste sfide può avere.

L’iniziativa “For a Love use of Technology” è stata lanciata a settembre 2017 dalla società Orange per sensibilizzare i bambini, i giovani e gli adulti sull’importanza di utilizzare le TIC in modo sicuro e responsabile, al fine di evitare fenomeni quali sexting, cyberbullismo, isolamento, condivisione o esposizione precoce dei minori al contenuto per adulti.

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Da parte sua, la polizia nazionale ha informato e istruito i minori sui rischi connessi all’uso inappropriato delle TIC, di Internet e dei social network.

L’educazione come strumento di prevenzione

Secondo gli esperti, la fiducia con i nostri figli e la comunicazione sono gli strumenti principali che abbiamo genitori e tutori per prevenire situazioni di rischio derivanti da sfide virali.

E per raggiungere questo obiettivo, la polizia nazionale e Orange ci offrono le seguenti chiavi:

  • Monitora il tipo di contenuti a cui accedono I nostri figli su Internet.

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  • Osserva cosa pubblicano nei loro profili social e se tendono a imitare il comportamento degli altri.

  • Conoscere gli influenzatori che seguono e se rappresentano una sfida o pubblicano fotografie o video di essi.

  • Concordare con i minori le regole per un uso responsabile, intelligente e rispettoso di computer, tablet o smartphone.

  • Avvertili dei rischi connessi alla condivisione di dati personali con altri utenti online.

  • Lavorare la propria autostima in modo che sappiano gestire l’opinione degli altri.

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Nel caso in cui si rilevi che qualcuno propone una sfida virale che potrebbe essere pericolosa per bambini e adolescenti, deve essere comunicato e segnalato nel social network o nello spazio corrispondentee avvisare, se necessario, le forze di sicurezza dello Stato.

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